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 Documenti necessari

per il Matrimonio religioso cattolico

 

 

      Il Matrimonio religioso è un patto tra due Sposi dinanzi a un ministro di culto cattolico, Sacerdote o Diacono, e ad almeno due Testimoni. Alla Celebrazione la Legge dello Stato italiano, in forza del Concordato stipulato tra Stato italiano e Santa Sede nel 1929 e rinnovato nel 1984, riconosce gli effetti civili, qualora siano osservate le condizioni necessarie per legge. La procedura complessiva può richiedere circa sei mesi.

  

 ♥ 1 ♥

 

      Il primo passo da fare da parte dei futuri Sposi è di rivolgersi al proprio Parroco territoriale, in quanto la Chiesa Cattolica è organizzata in Parrocchie, le quali hanno un territorio che corrisponde a quello del Comune o almeno a una parte di esso. Gli Sposi possono scegliere il Parroco di uno di loro se non risiedono nella stessa parrocchia. A quel Parroco comunicheranno la loro intenzione di sposarsi e con lui avvieranno la pratica del matrimonio. Quel Parroco seguirà la loro pratica e raccoglierà tutta la documentazione necessaria.

      Il secondo passo dei fidanzati sarà di partecipare a un Corso di preparazione al matrimonio. I corsi sono organizzati generalmente dalle Parrocchie, ma anche da altri soggetti ecclesiali, in varie forme; sono percorsi di incontri in cui i futuri Sposi riflettono insieme a un Sacerdote sulla loro vita coniugale futura e sulle loro motivazioni. Al termine del corso verrà rilasciato un Attestato di partecipazione che dovrà essere consegnato dai futuri Sposi al Parroco che segue la loro pratica.

      Da quel Parroco verranno richiesti e raccolti in una Cartellina dedicata al loro matrimonio i seguenti Documenti di entrambi gli Sposi attestanti la loro attuale condizione civile e religiosa: 

1. Carta di identità valida;

2. Certificato di nascita (rilasciato dall'Ufficio di Stato civile del Comune di nascita);

3. Certificato di residenza, cittadinanza e stato libero (documento unico detto contestuale rilasciato dal Comune di residenza nell'Ufficio di Stato Civile);

4. Certificato di Battesimo (rilasciato dalla Parrocchia dove si è stati battezzati);

5. Certificato di Cresima (rilasciato dalla Parrocchia dove si è stati cresimati; se non si fosse stati cresimanti è bene provvedervi prima del matrimonio);

6. Attestato di partecipazione al Corso di preparazione al matrimonio;

7. Certificato di stato libero ecclesiastico (rilasciato dalla Parrocchia in cui si è risieduti dopo i 18 anni).

      Con questi 7 documenti i futuri Sposi si recheranno di nuovo dal loro Parroco per il Colloquio formale riservato (detto anche Esame dei fidanzati o Processetto matrimoniale) nel quale il Parroco accerterà la reale volontà dei due Fidanzati di contrarre il matrimonio religioso e poi rilascerà a loro la Richiesta di pubblicazione del matrimonio, da portare all'Ufficio di Stato Civile del Comune di uno dei due futuri Sposi. 

 

 ♥ 2 ♥

 

        Con la Richiesta del Parroco si procederà alle Pubblicazioni del matrimonio, che sono tre in quanto si rende pubblica la volontà dei fidanzati nei territori della loro residenza, quindi sia presso l'Albo Pretorio del Comune di residenza di entrambi i coniugi (l'Albo è on-line e le due pubblicazioni devono rimanervi per almeno 8 giorni; tutto l'iter è curato però dall'Ufficio di Stato Civile del Comune di uno dei due coniugi) sia presso la Bacheca della Chiesa parrocchiale del Parroco che segue la pratica. Bisogna rivolgersi quindi all'Ufficio di Stato Civile del Comune di uno dei due sposi; quell'Ufficio comunale se ravvisa impedimenti alla Celebrazione del matrimonio può rifiutare la sua pubblicazione, se invece non riscontra impedimenti rilascerà dopo 11 giorni dall'inizio delle Pubblicazioni il Certificato di nulla osta al matrimonio, con cui l'Ufficiale di Stato Civile dichiara che non ci sono impedimenti alla Celebrazione del matrimonio religioso con effetti civili.

      I futuri Sposi porteranno allora il Certificato di nulla osta dell'Ufficio di Stato Civile al Parroco che cura la loro pratica, il quale darà la Conferma della data e del luogo del matrimonio con il Certificato di consenso. Nel caso in cui il luogo fosse però diverso da quello della Parrocchia di residenza di uno dei due coniugi, il Parroco dovrà trasmettere alla Curia diocesana la Cartellina dedicata con tutta la documentazione da lui raccolta e la Curia della Diocesi rilascerà un Certificato di nulla osta ecclesiastico da consegnare al Parroco della parrocchia in cui si celebrerà il matrimonio. Inoltre, nel caso in cui il Sacerdote che presiede il Rito del matrimonio non sia il Parroco del luogo dove si celebra il Rito, il Parroco del luogo, che ha ricevuto il Nulla osta dalla Curia diocesana, rilascerà una Delega al Sacerdote che celebrerà il matrimonio dei due Sposi. 

 

 ♥ 3 ♥

 

        Nel giorno e nel luogo fissato si celebra il Rito del matrimonio, secondo le norme della Liturgia cattolica e del Diritto canonico, con i suoi quattro momenti: le Interrogazioni, la Manifestazione del consenso, lo Scambio degli anelli e la Benedizione del Sacerdote. È necessaria la presenza di almeno due Testimoni, meglio se sono quattro, cioè due per parte.

      Al termine della Celebrazione il Sacerdote leggerà agli Sposi tre articoli del Codice civile italiano (art. 143, 144, 147) e poi insieme si firmerà l'Atto di matrimonio, in due coppie originali. L'Atto di matrimonio è firmato dai due Sposi, dai quattro Testimoni e dal Sacerdote che ha presieduto la Celebrazione. Nell'Atto di matrimonio il Parroco locale avrà già scritto le generalità degli Sposi, il luogo e la data della Celebrazione, il nome e cognome dei Testimoni e del Sacerdote, compreso il Regime patrimoniale scelto dagli Sposi (se la comunione o la separazione dei beni, che va firmata dagli Sposi). Dopo la firma dell'Atto di matrimonio il Parroco di dove si è celebrato il matrimonio consegnerà agli Sposi un Attestato di matrimonio da lui firmato.

       Nei 5 giorni successivi il Parroco del luogo dove si è celebrato il matrimonio dovrà trasmettere una delle due copie originali dell'Atto di matrimonio all'Ufficio di Stato Civile del Comune in cui il matrimonio è stato celebrato, affinché l'Ufficiale di Stato Civile proceda alla sua Trascrizione nel Registro dei matrimoni. Ricevuto l'Atto di matrimonio, entro le 24 ore successive l'Ufficiale dello Stato Civile dovrà trascriverlo negli appositi Registri dello Stato Civile e poi comunicare l'avvenuta Trascrizione al Parroco locale. Infatti, se il matrimonio religioso non venisse trascritto negli appositi Registri di Stato Civile resterebbe un Atto religioso privo di effetti legali. La Trascrizione dell'Atto è quindi fondamentale proprio per la produzione degli effetti civili del matrimonio religioso cattolico, i quali vengono costituiti con effetto retroattivo, cioè dal giorno della Celebrazione. Con la Trascrizione dell'Atto di matrimonio nel Registro dei matrimoni la procedura è conclusa.

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Nota: in alcuni casi la legge italiana prevede che il Matrimonio concordatario non possa avere o aver subito gli effetti civili e in tali casi si parla appunto di Cause di intrascrivibilità, le quali sono le seguenti:

1. Gli sposi non hanno l'età che la legge civile richiede per la celebrazione (18 anni o 16 se autorizzati dal tribunale per i minorenni);

2. Vi è un impedimento per la legge civile perché uno degli sposi è interdetto per infermità di mente;

3. Vi è un impedimento perché per gli sposi sussiste un altro matrimonio valido agli effetti civili;

4. Vi possono essere impedimenti derivanti dal delitto che per legge impedisce il matrimonio (una parte è stata condannata per omicidio o tentato omicidio del coniuge dell'altra parte);

5. Vi sono impedimenti derivanti dalle affinità di stretta parentela in linea retta;

6 Per la persona vedova devono essere passati 300 giorni dalla morte del coniuge precedente.

 

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